Come era prevedibile anche a livello locale subiamo direttamente i riflessi della grave crisi finanziaria internazionale e dei processi recessivi da essa innestati nel Mondo, in Europa e in Italia. Oggi a Livorno il punto più critico è rappresentato dalle fabbriche e, in primo luogo, da quelle operanti nel settore della componentistica auto dove la cassa integrazione ha già raggiunto livelli alti, dove si profilano situazioni preoccupanti come è nel caso della Brovedani di Guasticce, dove già molti lavoratori precari sono stati espulsi dal ciclo produttivo.La crisi in corso, peraltro ancora nella fase iniziale, richiede adeguate politiche di contrasto e un impegno a livello nazionale per il rilancio degli investimenti pubblici e privati.Negli ultimi giorni nel nostro territorio, diversi soggetti hanno evidenziato l’esigenza di far convergere su un terreno unitario gli impegni di tutti coloro che sono interessati a una prospettiva di crescita e di sviluppo economico. Questa esigenza la condividiamo pienamente perchè la crisi sollecita la convergenza del più largo schieramento possibile di forze istituzionali, sindacali, economiche e sociali. In questa ottica, quindi, non possiamo che apprezzare l’idea della costituzione di una unità di crisi sulla componentistica auto lanciata nell’ultimo seminario dell’Associazione industriali di Livorno. Altrettanto condivisibile è l’esigenza della formazione di una tavolo unitario per fronteggiare la crisi finanziaria e la recessione economica di cui ha parlato il segretario provinciale della CISL Pardini riprendendo, a nostro avviso, sollecitazioni e spinte emerse negli ultimi giorni sia dall’insieme delle organizzazioni sindacali, sia dalle Amministrazioni provinciale e comunale.Lo sforzo unitario non può che coinvolgere tutte le forze e tutti i soggetti interessati e in grado di contribuire alla soluzione dei problemi: imprese, mondo del lavoro, banche e fondazioni. Ed è proprio in questo senso che il Presidente Claudio Martini ha convocato istituzioni e parti sociali affinchè si apra un tavolo regionale, ma che non può nascere e morire a Firenze, ma ha bisogno anche da noi di essere attivato e di divenire produttivo.
Marco Ruggeri
Segretario Territoriale PD Livorno